Cesario detto dell'Acqua, figlio del fu Costantino fabbricatore, vende al prezzo di sessantotto tarì a Monsone detto de Penta, figlio del fu Landolfo, cinque appezzamenti di terra e due parti di un sesto e tutto quanto era di sua proprietà di una terra con vigna ed alberi fruttiferi siti fuori Salerno, in località Felline. Ademario, notaio