Roberto di Daniele detto Cazerta, desiderando dedicarsi al servizio di Dio e della vergine Maria, offre se stesso e tutti i suoi beni al monastero di S. Maria Nova di Campagna nelle mani dell'abate Nicola di Paolo di Salerno. Tra i beni immobili offerti vengono ricordati: due case alla località Zappino ed una vigna sita nelle pertinenze di Campagna alla località Stassano. Antonio di Bonoincunto, notaio.