Nelle case del monastero di S. Maria Nova, site nel casale di Zappino di Campagna, desiderando indossare l'abito di oblata e dedicarsi al servizio di Dio e della vergine Maria, Mabilia, vedova di Ruggiero di Solofra, assistita da Masio Cuozzo, in cambio di vitto e vestimento vita natural durante offre se stessa con tutti suoi beni mobili ed immobili a Dio ed alla vergine Maria nelle mani dell'abate Bartolomeo Frunzo, ad eccezione di un’oncia d’oro che riserva alla chiesa (ecclesie seu loci) di S. Agostino di Campagna. Luciano di Avenzia, notaio.