Roma Masilotto, procuratore ed economo, Francesco Letteriello e Marco Filiuli, presbiteri, rappresentanti del Capitolo, affidano a Francesco Gizzi i lavori per la realizzazione dell'atrio della chiesa di S. Maria la Nova, obbligandosi a pagare, ad opera conclusa allo stesso Francesco, che si impegna ad iniziare i lavori il successivo 1° settembre ed a completarli entro l’aprile 1548, la somma di 40 ducati di carlini d'argento. Pietro Antonio Tercasio, notaio.