Giovanni Andrea Perrotta, a nome suo ed in qualità di tutore del nipote Francesco Antonio Perrotta, figlio del defunto fratello Marco Donato Perrotta, vende a Roma Masilotto, procuratore ed economo del Capitolo, una bottega sita nella città di Campagna, nei pressi della pineta, e la metà di una caucenaria sita nello stesso luogo, per 38,5 ducati di carlini d'argento; dà il consenso alla vendita Bartolomeo Calenda, affittuario del defunto Marco Donato Perrotta. Pietro Antonio Tercasio, notaio.