Don Paolo Antonio Palmentieri dichiara d'aver acquistato da Giovanni Bernardo de Facii, governatore, nunzio e commissario di Campagna ed esecutore testamentario di Camillo Gennensio, al prezzo di 18 ducati di carlini d'argento, una casa sita in località Giudeca la quale era stata concessa al suddetto Camillo, anche a mezzo di successiva pronuncia confermativa dello stesso governatore di Campagna, in seguito all'istanza presentata da Donato Cennamo, da Paolo Cupeto ed Agostino Brende, eredi di Angela Cupeto che l'aveva a sua volta ricevuta in dote dal fratello Paolo in occasione del matrimonio con il suddetto Donato. Giovanni Tommaso Marmo, notaio.