Gisulfo I, principe, e la moglie Gemma donano al vescovo di Salerno Pietro VI le chiese di S. Michele Arcangelo, S. Stefano protomartire, dei Beati apostoli Pietro e Paolo, di S. Eusterio martire , site nei pressi del fiume Tusciano, precedentemente appartenute a Landolfo Casi, figlio di Pietro conte , a cui erano state donate dall’episcopio salernitano. Ademario notaio.