Pietro detto de Viva, figlio del fu Mainardo, e Maria sua moglie, offrono all'Arcivescovado salernitano, rappresentato da Guaimario chierico, tre appezzamenti di terra con arbusti, alberi fruttiferi e terra incolta, siti fuori Salerno in località Angellara, riservandosene l'usufrutto vita natural durante. Landulfo, notaio