Paypella Cennamo, con il consenso del marito Nicola Calabrese e di Luigi Gizzi, suoi mundualdi, vende a Nicola Angelo Botte, frate minore dell'ordine degli eremiti di S.Agostino, al prezzo di 1 oncia e 10 tarì di carlini d'argento, un oliveto sito nel territorio di Campagna in località Galdo, confinante con i beni di Nicola Palmentieri ed i beni di Matteo Cennamo. Raimondo Paradiso, notaio