Guerra e Pietro Antonio Bracale del casale di Aquamela di San Severino, figli del fu Pasquale Bracale, figlio del fu Guerra Bracale, promettono di dare in perpetuo al monastero di Santo Spirito di Salerno, rappresentato dal suo procuratore Paolo de Lonate, ogni anno, nel mese di ottobre, 6 barili di vino, su certi beni di cui il possesso era stato dato al loro avo. Giovanni Barbarito, notaio