Romoaldo, figlio del fu Landone conte, per la salvezza della sua anima, cede all'Arcivescovado salernitano, nella persona di Guglielmo arcivescovo, le porzioni a lui spettanti delle chiese di S. Maria a Porta Nova, di S. Matteo, di S.Bartolomeo apostolo di Montecorvino e altre di tutte quelle possedute sia a Salerno sia fuori, con i relativi beni mobili ed immobili e le pertinenze. Giovanni, notaio