Matteo de Grazia di Giffoni vende a Filippo de Amilino, procuratore del monastero di San Lorenzo del monte di Salerno, per il prezzo di un'oncia d'oro e un quarto, in tarì, una terra con alberi di ulivi, situata nelle vicinanze della terra di Giffoni e propriamente in luogo detto "Lareola". Andrea Dardano, notaio