Assistita dal padre in qualità di mundoaldo, Maria, figlia del giudice Nicola Troiano e moglie di Biagio di Davide, ed il chierico Giacomo, agente egualmente con l'assistenza paterna, vendono a Riccardo di Trogisio per 11 tarì d'oro al peso generale del Regno la metà pro indiviso di tutte le terre appartenute ai defunti fratelli Nicola e Pietro di Davide, site nelle pertinenze della terra di Eboli alla località Arcella e confinanti con il fiume Sele e beni dei monasteri di S. Pietro e di S. Maria Nova.