Riccardo Frunzo e suo figlio Gibbone chierico vendono a Matteo Cennamo, al prezzo di 8 once di carlini d'argento, una terra con alberi di olive ed altri arbusti sita nel territorio di Campagna in località S. Angelo di Furano, confinante con gli oliveti di Nicola Capaccio, quelli di Marcuccio Guillotto e la terra appartenente alla chiesa di S. Matteo di Salerno. Riccardo Frunzo, notaio