Sorta una questione tra Bartolomeo abate di S. Maria Nova di Calli e Pietro priore e Benedetto monaco di S. Angelo di Montenero per un corso d’acqua, che serviva un mulino della predetta S. Maria attraversando un’iscla della stessa chiesa di S. Angelo alla località Matiano confinante con il fiume Tenza, grazie all’opera dei buoni uomini si giunse al seguente accordo: l’abate cede una terra alberata alla località Carpella e in cambio riceve il riconoscimento del possesso del corso d’acqua e la possibilità di ripararlo in caso di guasti. Ruggiero, notaio