Per la salvezza delle loro anime e per la remissione dei loro peccati, Santoro e la madre Maria, vedova di Giovanni di Dulcera e assistita dal predetto figlio in qualità di mundoaldo, offrono al monastero di S. Maria Nova di Calli, nelle mani dell’abate Ruggiero, se stessi e tutti i loro beni mobili e immobili siti nelle pertinenze di Campagna, a eccezione di una terra con vigna e olivi alla località Troncito sulla quale Maria si riserva l’usufrutto vita natural durante. Ruggiero, notaio.