Bolla arcivescovile . L'arcivescovo Cesario, con il consenso del Capitolo, stabilisce che ai sacerdoti che per turno settimanale cantano la Messa all'altare di San Matteo nella basilica inferiore e si prestano nell'ufficio pastorale, venga corrisposto in perpetuo pane e vino dalla Mensa arcivescovile, così come si corrispondeva a chi celebrava all'altare maggiore superiore. La bolla è sottoscritta dall'arcivescovo e da ventotto canonici. Giovanni, notaio