Con il consenso della moglie Graziosa, Guido di Amalfi e la cognata Benvenuta, assistita dal predetto Guido in qualità di mundoaldo, vendono a Elia Guerriero, figlio del fu Pagano, per 7 once d'oro al peso generale del regno cinque piccole terre alla località Troncito, di cui la prima con querce, confinante con beni del monastero di S. Maria Nova e della chiesa di S. Matteo Salerno, e le altre con beni del predetto monastero. Pietro Pasquiana, notaio.