Con il consenso della madre Erminia e della moglie Gaita, Alessandro Arbalestriere vende a Giovanni di Perretta per 2 once d’oro al peso generale due terre, di cui una con querce alla località [. . .] , confinante con una terra della chiesa di S. Marco e con il torrente Lalzano, e la seconda alla chiesa di S. Marco e una terra degli eredi del defunto don Ugo di Contursi. Pietro Pasquiana, notaio.