Il magister Gionata, figlio del fu Martino Famulo, che aveva dato in permuta a Pellegrino eletto del monastero di S. Maria Nova, tre parti delle terre che possedeva pro indiviso alla stessa località, di cui una confinante con il torrente Ausella, con questo atto e con il consenso di Pellegrino ne riserva l’usufrutto vita natural durante alla figlia Galliziana. Pietro Pasquiana, notaio.