Accompagnati da Maria vedova di Guglielmo figlio del fu Imperato, il prete Guglielmo figlio di Basso, il giudice Gibone figlio del defunto giudice Roberto e Pisandeo oriundo della terra di Acerno testimoniano che il predetto Guglielmo sul letto di morte aveva lasciato alla chiesa di S. Angelo di Montenero una terra alla località Petrolla, appartenuta al milite Guglielmo di Normandia, e al monastero di S. Giacomo degli Eremiti tutte le altre terre possedute alla località Ariano, riservandone l’usufrutto vita natural durante alla moglie Maria. Ruggiero, notaio.