Il magister Gionata medico, figlio del fu Martino, concede a Pellegrino monaco di S. Giacomo degli Eremiti e ad Alfano primicerio della chiesa salernitana l’usufrutto di una terra con alberi fruttiferi alla località Laneo, confinante con una terra dell’ospedale di S. Giovanni, poiché impossibilitato a versare 5 once d’oro al peso generale del regno che il fratello Guglielmo, cappellano di S. Severino, aveva dato loro per la salvezza della sua anima. La terra doveva essere posseduta per il tempo necessario all’estinzione del debito dopo di che sarebbe tornata in suo possesso. Pietro Pasquiana, notaio.