Per la salvezza della sua anima e per remunerazione dei servizi ricevuti, il prete Laudisio figlio del fu Riccardo di Cennamo, facendo testamento nella sua casa lascia, riservatosi l’usufrutto vita natural durante, alla Bruna moglie di Giovanni di Buccino una casa nel vico S. Bartolomeo con le suppellettili gli utensili e lo stesso letto nel quale giaceva, una terra alberata con vigna alla località Romandola di Ariano, una terra laboratoria alla località Varano, salvo il terratico della Curia, e la sua parte di un’altra terra alla medesima località con la condizione che Bruna spenda mezza oncia d’oro per la sua anima. Roberto, notaio.