Con il consenso del marito magister Gionata e del figlio Tommaso, Benincasa sul letto di morte, dopo aver nominato suoi esecutori testamentari il notaio Roberto Maddalone e Matteo di Vennera, lascia alle figlie Marina Dorotea e Benincasa il suo morgengabe costituito da: una terra laboratoria con alberi fruttiferi alla località Laneo, due terre con olivi alla località Piesco Palumbo e un orto con alberi fruttiferi alla località S. Stefano con la condizione che i suddetti beni, in caso di matrimonio di Benincasa, sarebbero restati a titolo di usufrutto vita natural durante alle altre due sorelle e poi trasferiti al loro fratello Tommaso. Silvestro, notaio.