Con il consenso della moglie Altacita, Pietro figlio del fu Pietro Labbruto e le sorelle Medania Solessore e Fortunata vendono a Giovanni e a Roberto, figli del fu Sico di Mario di Gaita, per 2 once meno un quarto d’oro la terza parte di tre terre alle località S. Stefano di Ariano, Pariti e Petrolla, di cui la seconda confinante coi beni della chiesa di S. Damiano e la terza col fiume Sele, la terza parte di un casalino nel casale Zappino e la terza parte di un castagneto alla località Apete di Potentione, con l’obbligo di versare la decima del terratico alla Curia per la terra alla località Petrolla. Ruggiero, notaio.