Accompagnati dal prete Lodoisio figlio del fu Riccardo, il notaio Armida figlio del fu Giovanni di Sicelmo e Pietro di Saul testimoniano che Marotta, sorella del predetto Lodoisio, sul letto di morte con il consenso di Marco di Agostino in qualità mundoaldo, aveva lasciato al fratello tutti i suoi beni immobili spettantile per diritto paterno e siti nelle pertinenze di Campagna, con l'obbligo per Lodoisio di spendere 12 soldi di denari per la sua anima. Roberto, notaio