Innanzi ai giudici Bartolomeo e Landolfo, Giovanni Fezzarulo figlio del quondam Gisulfo vende a Pandolfo figlio del quondam Mansullo e a Matteo qui dicitur Judice una vigna con alberi ecc. in Giovi, presso la chiesa di S. Angelo que de Montelucculu dicitur, per 4 once di tarì d’oro della moneta di Sicilia. Matteo, notaio.