Per la salvezza delle loro anime, il milite Ruggiero Scarano figlio del fu Guglielmo e la moglie Floria offrono a Dio ed alla chiesa di S. Giacomo degli Eremiti nelle mani dell'abate Ruggiero, se stessi, il figlio Bartolomeo e tutti i loro beni mobili ed immobili siti nelle pertinenze di Campagna, obbligando l'abate ed i suoi successori a dare ai predetti Ruggiero e Bartolomeo vitto e vestimento come agli altri monaci della stessa chiesa, ad insegnare allo stesso Bartolomeo artem ecclesiasticam litteralem si ipse discere voluerit, a fornire secondo le possibilità della chiesa a Floria, se fosse restata ad abitare nella terra di Campagna, vitto e vestimento, a trasportarne il cadavere ed a seppellirlo nella chiesa. Si precisa che ogni guadagno della predetta Floria sarebbe stato riservato alla chiesa. Roberto notaio.