Sarapo, figlio del fu Guglielmo di don Gregorio, nel suo ultimo testamento lascia alla moglie Aurigemma la casa da lui abitata nella parrocchia di S. Bartolomeo con il consenso di fra' Onofrio precettore dell'ospedale di S. Giovanni, una vigna alla località Strata, un orto alla località Carbonario nonché l'usufrutto vita natural durante di una casa solariata nella piazza della parrocchia di S. Nicola e di un pezzo di terra laboratoria alla località Pezza di S. Maria, già appartenuto a Guglielmo di Monticchio; stabilendo, altresì, che alla morte della moglie i beni soggetti ad usufrutto sarebbero stati ereditati dal predetto ospedale di S. Giovanni. Pietro notaio.