Il milite Tommaso e Guglielmo del fu Guglielmo Petrone, Guglielmo Pluvia del fu Imperato e Guglielmo figlio del fu Adelone testimoniano che il prete Guglielmo, del fu Giovanni di Sanda, sul letto di morte aveva lasciato tutti i suoi beni mobili ed immobili siti nelle pertinenze di Campagna a Maraldo Pietro e Giovanni, figli del fu Giovanni Ienco, ad eccezione di una casa riservata a Maraldo, con l'obbligo per Pietro e Giovanni di versare allo stesso Maraldo 6 scifati per l'anima del prete Guglielmo, se Arnezzone non fosse venuto a stabilirsi a Campagna, o, nell'eventualità che fosse venuto, di dargli la parte spettantegli. Ruggiero, notaio.