Pietro chierico, figlio del fu Pietro detto Tizzullus, rappresentante dell'Arcivescovado salernitano, cede ad laborandum a Pietro, figlio di Alfano presbitero, e Giovanni, suo germano, una terra con vigna sita in Montoro con l'obbligo di corrispondere annualmente la metà del vino e della frutta prodotta. Giovanni, notaio