Raniero abate della chiesa di S. Erasmo, costruita nelle pertinenze di Eboli sul monte Grunato aveva concesso a Lodoisio, figlio del fu Guido della Monaca, di condurre l'acqua dal mulino appartenuto al defunto Roberto Camillo al suo mulino costruito nella località Maniamero, del quale l'abate possedeva la metà. Ora le parti stabiliscono che Lodoisio deve ricostruire il mulino a proprie spese, con un contributo di 3 once d'oro al peso di Salerno da parte dell'abate, nell'orto del monaco Roberto sopra il mulino del conte dotandolo di tutto il necessario. Dopo la ricostruzione debbono dividere a metà entrate ed uscite, con la facoltà per l'abate di poter disporre liberamente della propria metà. Si rammenta che il patto del precedente istrumento doveva restare valido tranne il caso in cui Lodoisio avesse condotto altra acqua al mulino della località Maniamero. Entrambe le parti si impegnano a ricostruire il mulino nel primitivo luogo Maniamero ed a possederlo in comune se fossero state estromesse legalmente dal nuovo mulino; se invece non potevano essere estromesse e per di più Lodoisio avesse rifornito il mulino di altra acqua viene stabilito che questi non doveva dare all'abate alcuna parte del mulino stesso. Gioele, notaio.