Imperato, figlio del defunto giudice Roberto di Gibone, che agisce anche per conto dei fratelli Guglielmo Simone ed il notaio Gibone, vende a Raniero prete e priore della chiesa di S. Erasmo per 28 tarì di Salerno la metà di un pezzo di terra, eccetto il morgengabe della matrigna Gemma, sita nelle pertinenze di Campagna alla località monte Furano e confinante con il torrente Calvello. Guglielmo, notaio