Galliziana vedova di Giovanni di Guglielmo di Matteo e suo figlio minorenne Simeone, assistiti da Roberto di Tufo, in qualità di mundoaldo e tutore, vendono, per fame e indigenza, al giudice Luca e suo fratello Gionatasio la metà di una terra laboratoria con querce alla località Calli per 200 tarì di Salerno. Pietro, notaio.