Per la salvezza delle anime dei parenti e della sua, Roberto Camillo offre a Dio e alla chiesa di S. Erasmo nelle mani dell’abate Gregorio se stesso e due terre alberate con vigna e macchia nei pressi della casa dei figli, due terre con querce e olivi alla località Carzana, due piccole terre con olivi e macchia alla località Calli, una piccola terra con salici alla località S. Barbato e la metà di un mulino. Giovanni, notaio.