Nicola, arcivescovo di Salerno, prendendo sotto la sua protezione il monastero di S. Leonardo appartenente all'ordine cirstencense, conferma al cenobio i benefici ed i beni posseduti riservando per sé il diritto alla benedizione del nuovo abate e alla sua designazione in caso di mancato accordo fra i monaci entro tre mesi nonché l'entrata di un canone annuo di due ceri di due libbre da versare nel giorno della translazione di Matteo apostolo.