Per la salvezza della sua anima, il milite Guglielmo Gubeone figlio del fu Roberto offre a Dio e alla chiesa di S. Giacomo degli Eremiti tutti i suoi beni mobili e immobili eccetto una vigna, confinante con i beni dei militi Giovanni di Dongerusio e Ruggiero di Nicola, e tre pezzi di terra alla località Furano riservandosene l’usufrutto vita natural durante. Dall’oblazione vengono esclusi il denaro, i panni e il morgengabe della moglie Maralda. Guglielmo, notaio.