Giovanni Asinario, figlio del fu Guglielmo Macenandulus, con il consenso della moglie Zuccia, cede al Capitolo metropolitano di Salerno nella persona del rappresentante Sergio detto Marchesano, chierico dell'Arcivescovado salernitano e abate della chiesa di S. Trofimena, una terra con casa sita in Salerno non lontano dalla zona detta Nocerina riservandosene l'usufrutto vita natural durante. Filippo, notaio