Fulco, priore dell'ospedale dei Gerosolimitani di Capua, dopo aver formalmente dichiarato insieme ai confratelli che Romualdo II, arcivescovo di Salerno, aveva concesso allo stesso ospedale la chiesa di S. Tommaso martire, sita in Montoro, fatta edificare da Roberto, conte di Caserta, assume l'impegno di rispettare l'obbligo di corrispondere annualmente alla Chiesa salernitana nel giorno della festa della traslazione di s. Matteo quattro tarì e due candele di quattro libbre di cera.