Matteo Barba, figlio del fu Pietro, vende al prezzo di due once d'oro e di una terza oncia di tarì di Sicilia a Giovanni Asinarius, figlio del fu Guglielmo Macinandulus, ed a Ziccia, sua moglie, vedova di Pietro Barba, la quota parte di una terra con casa fabbricata sita in Salerno, in Plaio Montis, a lui pervenuta in seguito alla divisione delle proprietà con Zuccia. Matteo, notaio