Pietro, presbitero della chiesa di S. Maria della Carità, con il consenso di Elia chierico dell'Arcivescovado salernitano e abate della chiesa dei Ss. Cosma e Damiano, cede per un periodo di diciannove anni, al censo annuo di nove tarì, a Giovanni detto Scisanus che interviene a nome di Pietro, figlio del defunto Donato maniscalco, una terra sita nelle pertinenze della chiesa di S.Maria della Carità nei pressi della porta Rotese, soggetta all' Arcivescovado Salernitano. Bartolomeo, notaio.