Mansone chierico salernitano e abate della chiesa di S. Maria de Lama, figlio del fu Mauro detto Caputo, cede all’Arcivescovado salernitano nella persona del rappresentante Landolfo, presbitero e cardinale, figlio del fu Alfano detto Russo, alcuni edifici siti nel suburbio della città di Salerno, ricevuti iure successionis da Glorioso macellaio, suo censile. Giovanni, notaio