Amato figlio del fu Alpoto, sua moglie Gilia e la sorella Rezzilia, abitanti della città di Eboli, vendono a Marco Catavallone, figlio di Maraldo, per 128 tarì d’oro i due quinti di due pezzi di terra, di cui uno alberato con vigna e un pastino nei confini di Campagna in località Troncito. Ruggiero, notaio.