Giovanni, vice conte, per ordine di Romualdo II, arcivescovo di Salerno, cede a Pietro detto Cavalleri, figlio del fu Angelo, ed a Landolfo, figlio del fu Giovanni detto de Anso, suo zio paterno che agisce anche a nome di Drusia, vedova di suo fratello Pietro, di Marotta sua sorella, vedova di Caio detto Albino, e dei loro figli, due appezzamenti di terra di proprietà dell'Arcivescovado salernitano siti in Olevano, rispettivamente alle località a li Carruoczi e Scafassa, ricevendo in cambio una terra con un oliveto sita in località a la Lecina. Ruggiero, notaio.