Amato Capialuus, figlio del fu Giovanni, vende al prezzo di ventotto tarì d'oro al monastero di S.Giorgio di Giffoni, soggetto al monastero della S.ma Trinità di Cava, rappresentato da Amato, presbitero e monaco, un appezzamento di terra con castagneto sita in località Chieve ubi Andreole dicitur. Cesario, notaio